martedì, aprile 8

Strega comanda color... Giallo...




Ed allora bisogna tirar fuori le ricette del colore giusto per far in modo che il prossimo anno l'albero sia ancora più ricco di frutti profumati... Cominciamo con un liquore che ho riscoperto proprio dopo aver assaggiato una "versione" casalinga, che non aveva proprio nulla in comune con quello servito nella maggior parte dei ristoranti... Il Limoncello...

Ho seguito una ricetta semplice che prevede per 1 lt. di alcol (naturalmente potete farne anche metà):

10 limoni

750 gr. di zucchero

1,2 lt. di acqua

qualche foglia tenera di limone


Prima fase: si puliscono i limoni, facendo attenzione, dopo averli lavati, di prender la buccia in superficie senza il bianco (questa operazione é fondamentale, in quanto é la buccia esterna ad avere tutti gli oli essenziali che si sprigioneranno nell'alcol) e si mettono a bagno in un barattolo capiente, che oltre all'alcol, conterrà delle foglie di limone.

Si lascia riposare il tutto, al buio, per 6 giorni.


Seconda fase: passati i 6 giorni, si prepara lo sciroppo di zucchero (acqua e zucchero) e si lascia raffreddare. Dal barattolo, si tolgono le foglie e le bucce, e si unisce il primo liquido, che ha riposato per 6 giorni (più a lungo riposa più l'aroma degli oli essenziali si rafforza) allo sciroppo, per filtrare il tutto nella bottiglia (naturalmente per la ricetta completa, ne serviranno varie).

Ci vorrà qualche ora, visto che il liquido in questa fase, é molto denso.
Una volta ottenute le bottiglie, si lascia riposare per 2 mesi (terza fase), si filtra per l'ultima volta allo scadere di questo tempo e si conserva in frigorifero o in freezer.
Vi saprò dire presto!!





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sabato, marzo 29

I miei primi tartufi


La mia prima prova di cioccolatini, fatti in casa…
Pensavo di combinare un disastro, invece devo dire che la serie di ricette di questa collezione (Enciclopedia in abbinamento a Donna Moderna), anche stavolta mi ha garantito il risultato…

Gli ingredienti necessari sono:

Tartufi al caffé


50 g di cioccolato al latte

100 g di cioccolato fondente

5 dl di panna

15 g burro

1 cucchiaio caffè solubile( per la variante al caffè)


Tartufi al rum


75 g di cioccolato al latte
75 g di cioccolato fondente

5 dl di panna

25 g burro

1 cucchiaio di rum

Per entrambi Cacao amaro


Per i tartufi al rum: si inizia tritando il cioccolato con il coltello. Versate panna e burro in un tegamino e portare ad ebollizione. Una volta che é tutto ben amalgamato, togliete dal fuoco e aggiungere il cioccolato.

Fate riposare e freddare. Mescolare per qualche secondo e quando il composto si densifica aggiungere il rum, mescolare di nuovo e mettere in frigo per far solidificare.


In ultimo si fanno mucchietti su carta forno e mettere in frigo un’ora.


Per i tartufi al caffé: tritare il cioccolato; in un tegamino mettere burro, panna e caffè solubile e mescolare. Togliere dal fuoco e aggiungere la cioccolata. Fai riposare e raffreddare. Lavorare, mescolando ancora per qualche secondo e rimettere in frigo per 1 ora.


Con le mani fate delle palline e in un piatto rotolatele nel cacao in polvere (si può utilizzare anche della granella di nocciola o dei confettini colorati)


mercoledì, marzo 26

Un sito da spiluccare...

Continua a piacermi l'idea di gironzolare per il web e scoprire angoli nuovi in cui scoprire arnesi, ricette e materiale culinario... Qui c'é anche una sezione in cui ho trovato i blog di una fantastica cuoca (FrancescaV sei sempre la mia preferita!) e di tante altre bloggers che hanno dei veri tesori di siti...
Insomma é tutto da scoprire... www.cookingshop.it

venerdì, marzo 21

Primavera... Pastiera!


Il ritorno ai fornelli coincide con i preparativi per la Pasqua, e visto che il mio viaggio mi ha portata dalla Città eterna alle pendici del Vesuvio, quale ulteriore prova di “naturalizzazione” che non cimentarsi con un must della cucina locale, che prevede la preparazione di un solo ed unico dolce che altro non è se non la l’essenza stessa della Pasqua partenopea?
Cimentarsi con la PASTIERA è un po’ come aver la presunzione di poter imitare la nonna ai fornelli, chiedo quindi “scusa” in anticipo, perché essendo il primo tentativo ho sbirciato su vari libri di ricette e poi mi sono basata su una ricetta vista su un dvd (L’Italia del Gambero Rosso – Il Sole 24 ore – Campania), ma sono ancora lontana dai risultati visivi a cui ambisco...
Ricetta per 12 persone
Per la pasta frolla 300g farina – 150g burro - 150g zucchero - 2 tuorli d’uovo– un pizzico di sale
Per il ripieno 400g di grano cotto – 500g di ricotta di pecora – 100 cc di latte – 200g di zucchero - 3 uova intere - 4 cucchiai di acqua di fiori d’arancio – la buccia grattugiata di un’arancia – 100g di scorza di arancia candita - una bustina di vanillina - un pizzico di sale - cannella
Utensili da tenere a portata di mano: una tortiera di 28 cm a bordi di 4 cm, rotellina taglia pasta dentellata

Si procede preparando, con gli ingredienti pesati, la pasta frolla a mano o con un robot da cucina, e facendo attenzione a utilizzare solo i tuorli delle uova per avere una pasta che sia elastica e non si cucini troppo una volta riempita. Si lascia riposare per un’oretta nella parte bassa del frigo e si continua con la preparazione del ripieno.
In una pentola si fa scaldare il latte portandolo ad ebollizione ed aggiungendo il grano in modo da ammorbidirlo a fuoco spento. Si mescola il tutto per qualche secondo e si lascia raffreddare. In una ciotola grande, si lavora lo zucchero con le uova (io tendo sempre a montare le uova per far crescere il dolce in forno). Si aggiunge la ricotta setacciata, e a seguire, la vanillina, gli aromi di millefiori e arancia, le scorze di arancia e cedro canditi tagliate in piccolissimi pezzetti, e per finire la buccia di arancia e per chi la preferisce, la cannella.
Si prepara la pasta frolla per il fondo della tortiera, facendo aderire bene la pasta ai bordi, si versa il composto e con molta cura si posano delle striscioline (3-4) di pasta frolla tagliata con la rotella dentellata (quella dei ravioli per capirci) sulla superficie del dolce.
Si inforna per un’ora a 180° e se avete una tortiera con i lati apribili, sicuramente è da privilegiare!!!
Io come per tutte le prove, ho fatto solo metà ricetta, onde evitare una scorpacciata di Pastiera pessima e ho fatto delle piccole varianti in virtù delle testimonianze di persone che hanno il culto di questo dolce (ringrazio Don Vincenzo per trasmettermi con i suoi racconti appassionati, le tradizioni di questa terra che amo ogni giorno di più)…
Varianti:
Nella pasta frolla ho aggiunto una grattata di buccia di limone per accentuare l’aroma primaverile del ripieno .
Oltre alle fialette di aroma d’arancio ,ho acquistato l’aroma Millefiori e ho utilizzato entrambi le essenze, privilegiando la prima (2 fialette di arancio, 1 di millefiori). E visto che la pastiera è il trionfo della primavera in arrivo, ho calcato la mano, decidendo di aggiungere oltre alla scorza candita d’arancia, anche quella di cedro, tagliuzzando il tutto in modo da confondere il palato e farlo esercitare nell’individuazione dei singoli frutti.
Inoltre se volete una Pastiera “fiori e frutta” evitate di utilizzare il pizzico di cannella: per quanto adori il suo impatto nei dolci, copre tutto il resto ed impedisce di apprezzare a fondo il risultato finale…
Lasciate riposare il dolce per un giorno almeno… E solo nel momento di servirlo, toglietelo dalla tortiera… Come per tutte le lunghe attese, vedrete che la vostra pazienza sarà ricompensata!
Si narra che furono proprio delle suore a cimentarsi per prime in questo dolce, e che prima ancora che per la Pasqua, fosse proprio un dolce nato per celebrare l’avvento della primavera: entrate in una casa in cui si è appena finito di cucinare la Pastiera, e avrete la sensazione di esser in un giardino…

giovedì, marzo 13

Tornare é un pò come cucinare...

Ed ammetto che mi manca parlare di ricette provate e di quelle improvvisate, mi manca il fatto che prima lavoravo tra i cuochi ed ora invece posso finalmente prender carta e penna e passare più tempo in cucina... Mi manca la femminilità tra i fornelli, le chiacchiere leggere che alleggerivano una giornata intera, mi mancano i blog che profumano di buono e che tornerò a leggere, beandomi di essere di nuovo ospite di un mondo così perfetto...
Insomma sono tornata...

lunedì, dicembre 18


Assente ormai da secoli, passo di qui per lasciare un piccolo grande augurio a tutte le bloggers che in questi mesi mi hanno incuriosito, ingolosito e fatto sentire ad un party fra amiche... La partenza é ormai prossima, il libro di ricette rimarrà a casa, ma vi penserò tanto e magari un giorno tornerò a parlare di ghiottonerie e utensili vari, mentre continuerò a leggere tutte le vostre nuove invenzioni... Che vita sarebbe senza gusto e olfatto...

lunedì, novembre 13

Sosta




E' una sosta d'obbligo, pensare a cosa realmente voglio farne della mia curiosità enogastronomica, pensare se cedere il passo col secondo blog o se godermi ancora un pò un foglio di carta bianca, prima di scarabocchiarlo con nuove ricette...
(Ieri ero nel traffico romano ed ho visto un vecchio WV bordeaux e crema che pubblicizzava l'aperitivo a domicilio... Ho sorriso, credo che queste dosi di novità per il palato siano fondamentali per chi ha poco tempo e magari amici a cena... se interessa hanno un sito che si chiama come lo stesso minivan, Emilio )